sabato 10 aprile 2010

Gli inetti

E così, puntuale come un orologio svizzero, il governo che si è salvato alle regionali tira fuori il dossier sul nucleare e riparte di slancio con nuovi accordi tra Francia e Italia e la promessa di utilizzare ogni mezzo (leggi: la televisione) per fare innamorare gli italiani e l'atomo. Come se non bastasse, subito dopo il voto (figurati) emerge la fortissima possibilità di un grosso buco nel bilancio statale da appianare con una manovra aggiuntiva. Tremonti nega, ma si vedrà poi alla fine, visto che le parole del ministro dell'economia sono lette ormai come le sentenze della Sibilla, solo molto meno poetiche. Aggiungiamoci l'approvazione di una legge che inguaia i piccoli editori e che in piena crisi dovranno sobbarcarsi l'incremento delle spese di spedizione (tagliando le gambe alle vendite in rete). Era ovvio che queste mazzate emergessero per volontà del governo solo dopo le elezioni; la vera questione è che diavolo ci sta a fare l'opposizione se nemmeno in campagna elettorale è in grado di sottolineare i punti deboli della maggioranza.

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