giovedì 22 aprile 2010

God save Nick Clegg

Guardando il secondo dibattito dei candidati inglesi alle prossime elezioni in diretta sul sito della BBC, non riesco a non pensare alla incredibile tristezza che caratterizza l'Italia. Non solo i candidati dalle nostre parti sono impresentabili, ma si rifiutano addirittura di sottoporsi a un normale dibattito (normale per il resto delle nazioni evolute del resto del mondo) che spesso è l'unico modo per vedere un futuro capo politico sotto pressione.
Tornando al dibattito inglese è sorprendente vedere come la gestione del tempo, dei turni, il rispetto nei confronti di chi parla anche se è un tuo avversario siano dati per scontato. Il caso di Nick Clegg, che è riuscito a spostare i sondaggi con una eccellente prestazione al precedente dibattito non sarebbe mai potuto accadere in un paese dove il moderatore lavora per uno dei candidati. I punti nuovi delle risposte di Clegg sono l'europeismo (visto negativamente dalla maggioranza degli inglesi), l'ambientalismo, ma soprattutto la sua visione sulla paura. Finalmente un politico che dice alla gente che non deve avere paura, che il mondo non sta per finire, che bisogna pensare ai problemi non perché non ci sono opzioni, ma proprio perché è con le scelte coraggiose che si esce dalle crisi (economiche e umane). È sorprendente come un partito emerso dall'ombra dei due principali partiti stia attraendo così tanti voti (almeno nei sondaggi) accendendo la speranza di migliaia di elettori ormai stufi delle stesse facce. Vedremo poi alla fine se la nuova formazione riuscirà a realizzare quello che fino a poco tempo fa era solo un sogno. Sicuramente i Lib-Dem si sono presentati come un partito giovane, in senso propositivo, al passo coi tempi e ricco di idee. Chissà che la vecchia Inghilterra non si riveli come la nazione più coraggiosa dell'intera Europa.

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