giovedì 17 settembre 2009

Un video al giorno...

Ogni tanto anch'io mi trovo a pensare a un mondo migliore e qualche volta riesco pure a intravederlo, anche se confusamente e per poco. In uno di questi momenti rivelatori sono capitato sul canale di YouTube dedicato a TED. Che cos'è TED? In poche parole è un'associazione che organizza incontri periodici nei quali studiosi e persone di successo parlano davanti a una platea di una loro idea. Rapide dissertazioni su un aspetto di un argomento che sta loro a cuore o ritengono importante. Tutti gli interventi sono filmati e raccolti, per poi essere messi a disposizione di chiunque voglia vedere il mondo con occhi diversi. Qui trovate una spiegazione più dettagliata. Qui il canale dove scegliere i video. C'è solo l'imbarazzo della scelta. A me sono piaciuti particolarmente questi tre: quello di Schwartz sulla scelta, quello sul paranormale di Shermer (si ride parecchio) e quello di Richard Dawkins sulle stranezze della scienza. Lo so, sono in inglese, ma ne vale veramente la pena...

sabato 12 settembre 2009

I compagni della RAI

E poi tacciano di essere schiavi delle ideologie gli ex comunisti, quando la direzione di un'azienda come la RAI blocca la pubblicità di una delle trasmissioni che ha avuto più ascolti nella scorsa stagione perché il conduttore ha idee politiche diverse dalle loro.

La prima puntata di Annozero, prevista per giovedì 24 settembre (sempre che qualche dirigente illuminato non decida di bloccarla per fare un favore a un'altra 'azienda'), andrà in onda senza nemmeno un minuto di pubblicità, per decisione della stessa RAI. Fortunatamente la rete arriva in soccorso dei nostri e, grazie al passaparola, gli spot oscurati sono disponibili su youtube: ecco i link 1 e 2. Guardateli e diffondeteli come il verbo agli israeliti, perché anche se non sembra, la vittoria, se resistiamo, arriverà: loro sono molto più vecchi di noi!

martedì 8 settembre 2009

Mad Men

Probabilmente qualcuno avrà visto la prima e la seconda serie su Cult. Negli Stati Uniti sono già alle prime puntate della terza. Io ne avevo perso le tracce dopo l'annuncio nel 2007, finché non ne ho risentito parlare qualche tempo fa, così, spinto dalla curiosità, ho guardato la prima serie. Sto parlando di Mad Men, telefilm plurivincitore di Emmy e collezionatore di giudizi positivi da parte dei critici americani: ampiamente meritati. Si tratta delle avventure lavorative e non di un gruppo di pubblicitari nella New York del 1960 (la sfida Nixon-Kennedy compare in più puntate), che vivono in pieno il sogno americano ma ne presentono anche i terribili costi.

L'ambientazione è formidabile per l'accuratezza nei dettagli, dall'abbigliamento agli elettrodomestici, per la prima volta onnipresenti delle cucine della nazione, agli atteggiamenti e ai tic. Bere e fumare sono in quei tempi un simbolo di benessere e tutti ne approfittano smodatamente. Si respira in ogni inquadratura il glamour dorato della Hollywood trionfante, stemperato dalle nevrosi e dalle paure presaghe del futuro nei comportamenti della vita quotidiana. E anche i corpi femminili ricalcano il gusto di un'epoca passata.

Ma quello che colpisce è la sapienza nella costruzione dei personaggi, che si evolvono e si ispessiscono mentre la storia ne presenta le peripezie passate, le paure, i sogni e le aspirazioni, segretamente custoditi da una cortina di fumo di sigaretta. Non c'è nulla di piatto in questo gruppo di personaggi che trasformano quotidianamente l'american dream in cartelloni con figure sgargianti e slogan ammiccanti. C'è l'umanità e la crudeltà di un mondo del lavoro che non perdona, l'odio e l'amore che scuotono i rapporti, l'arrivismo, il cinismo, la semplicità, l'intelligenza, la forza e la debolezza che albergano in ognuno di noi.
È l'epopea dell'america kennediana che si appresta a guidare e ispirare il mondo, l'esplosione del capitalismo e delle multinazionali, il trionfo dei mezzi di comunicazione di massa, la nascita della civiltà occidentale come la conosciamo oggi.

In poche parole è Mad Men, la più bella serie televisiva che abbia mai visto.

giovedì 3 settembre 2009

Suonala ancora, Christian

Questa volta ha vinto lui. L'uomo che si appresta a diventare definitivamente il mito di questo blog ha superato se stesso. Sto parlando di Christian Bale, che per il nuovo film che sta girando, The Fighter, è dimagrito. Molto. Di nuovo. Era già successo per The Machinist (in italiano L'uomo senza sonno) nel 2004. Poi nel 2005 esce con Batman Begins. Cioè, avete presente?. Nel 2006 è la volta di Rescue Dawn, storia di un pilota americano abbattuto e fatto prigioniero in Laos che riesce a fuggire dopo anni e a salvarsi. Dire che era dimagrito per la parte è un eufemismo. Nello stesso anno esce The Prestige, dove fisicamente torna normale, poi è la volta di The Dark Knight (2008). Anche lì sedute in palestra una sopra l'altra, suppongo. Ora è di nuovo così. A questo punto il premio per il miglior attore fisarmonica non glielo leva nessuno...