mercoledì 25 febbraio 2009

L'autunno del Medioevo

Evvai, allegramente ci precipitiamo verso il baratro, guidati da una mandria di truffatori bercianti, sempre più giù, sempre più nell'oscurità, avvolti da bagliori sinistri e urla agghiaccianti; strida immonde si levano per azzittirci, non sentiamo nemmeno i nostri pensieri mentre le nostre membra si irrigidiscono, irrimediabilmente... E quindi?

E quindi apriamo quattro centrali nuculari quattro, regalando milioni alla Francia e agli azionisti di ENEL per ritrovarci con debiti (ma una volta non si usava toccare il fondo, non si iniziava prima o poi a raschiare il barile?) e centrali obsolete, pronte per essere smantellate, stoccando materiali radioattivi per centinaia di migliaia (mille mila, direbbe il saggio Ing. Cane) di anni nelle cantine e nei garage del povero Scajola. Leggetevi la pagina di Wikipedia riguardante le centrali di III generazione. Cito testualmente: non vi è nessun vantaggio sotto il profilo delle scorie, che risultano analoghe ai reattori di generazioni precedenti quanto a durata e radiotossicità. Non bastano le ronde, le riforme truffa della giustizia che favoriscono i criminali romeni e nostrani, i tagli ovunque non ci sia un prete a guadagnarci perché di economia non si sanno neanche le basi, altro che hedge funds...

La morte è l'unica che ci può salvare dal disastro, perché le risate ormai non ci seppelliranno più, sono diventate anche loro uno strumento del potere. Seguiamola, cantiamone le lodi, adoriamola, inchiniamoci e prostriamoci come chi non ha futuro, con la pancia piena di junk food e gli occhi abbagliati dal sesso sui cartelloni. Balliamo al suono della fine del mondo, balliamo con la nostra signora di Arcore... un bianco mausoleo ad accoglierci.

mercoledì 18 febbraio 2009

Suonala ancora, Michael

Nell'attesa dell'uscita estiva del nuovo capitolo della saga dei Transformers, eccovi il primo trailer significativo del signor Michael 'ti faccio saltare anche la casa, non solo il salotto' Bay. Gustatevelo con un bicchiere di Cointreau in mano (agitato, non shakerato). Ma dovremo andarlo a vedere con un paio di fiammanti cuffie anti rumore?

giovedì 12 febbraio 2009

Povera capra

Ho appena assistito alla scena in cui Rambo partecipa a una partita di Kokburi (meglio conosciuto come Buzkashi) insieme a dei mujaidin afgani. Per inciso il gioco consiste nel disputarsi la carcassa decapitata di una capra e di depositarla su un cumulo di terra presente sul campo per vincere la partita. Il tutto avviene a cavallo e il fair play è sconosciuto (valgono scudisciate, spintoni, pugni e calci). Non è meraviglioso? Anche in un film dove gli sceneggiatori non hanno mai consegnato la loro fatica al regista, un accenno culturale clamoroso fa capolino dalle steppe dell'Asia centrale e finisce in un prodotto di massa distribuito in tutto il mondo. Si può disquisire all'infinito sulla mercificazione culturale attuata dall'occidente, sulle imprecisioni e la superficialità della cultura ai tempi di internet e a quanto si stava bene quando le biblioteche erano vuote e polverose. Ma in quanti sapevano di questo allegro passatempo nell'Italia degli anni '60 o '70? Quanti costumi particolari, declinazioni locali, tradizioni quasi scomparse ci fanno l'occhiolino ogni giorno, semplicemente facendo attenzione? Il mondo ci sembra più piccolo, certo, ma è molto più vario e colorato. Basta solo voler vedere.

martedì 10 febbraio 2009

È finita

È finita. Non sto parlando della morte di quella ragazza di cui tutti parlano, ma dell'Italia. Senza proclami, squilli di tromba o carriarmati, nel mondo contemporaneo non c'è più posto per la grandeur, anche quando si scompare. Da un giorno all'altro nulla cambia, ma si perde il lavoro, una banca dichiara fallimento e il suo impero di carta si riduce in cenere. Ci si spegne in silenzio. Ormai nulla può invertire la rotta: l'economia subirà la furia della crisi globale, anche se protetti dall'Europa, perché siamo guidati da incompetenti. Da dieci anni di governo Berlusconi non si esce indenni, figuriamoci dopo che sulle nostre vite e quelle dei nostri padri sono passati Craxi e Andreotti. In fondo la campana a morto poteva suonare anche all'indomani delle ultime elezioni, tutto era stato previsto. Ma il caso Englaro ha reso semplicemente evidente a tutti la realtà; non siamo più un paese democratico, non siamo più una repubblica, indietro non si torna e la fine è solo questione di tempo. Dispiace, perché tutto è stato inevitabile e contemporaneamente forse bastava poco per cambiare le sorti del paese, per restituirgli dignità. Oramai nulla conta più. La discesa non è più arrestabile, rimane solo il ricordo di una democrazia imperfetta che non è riuscita a completarsi dopo la spinta all'uscita dalla seconda guerra mondiale. Requiescat In Pace.

mercoledì 4 febbraio 2009

British Psycho

Quest'uomo si avvia a diventare un mito ogni giorno che passa. Dopo la lite (che alcuni dicono giunta ad essere fisica) con madre e sorella, il buon Christian ti spiezzo in due Bale ha puntato la sua forza distruttrice sul direttore della fotografia dell'ultimo Terminator. Capita infatti che sui set cinematografici, il direttore della fotografia, per fare il suo lavoro, debba posizionare le luci ora in un modo, ora in un altro, passando quindi dietro il set ogni volta che qualcosa non va. Ma stavolta il nostro non ha gradito e si è impuntato, con gentilezza, è ovvio, e ha fatto sentire le sue ragioni di grande professionista. Godetevi il dialogo franco e sincero qui. Astenersi persone sensibili.

domenica 1 febbraio 2009

To bowl or not to bowl

Dopo l'articolo blasfemo dell'altra volta dedichiamoci allo sport; o meglio, a quel baraccone di quarti di bue pieni di steroidi chiamato Superbowl. A causa del successo ingiustificato raggiunto da questa farsa su erba (se ne è rimasta e se non è geneticamente modificata), tutte le maggiori aziende si svenano per ritagliarsi una nicchia per quanto invisibile all'interno degli spazi pubblicitari. E anche quest'anno ci vengono regalati sotto forma di chicche i trailers fantamilionari dei film più spinti (dal punto di vista del marketing, deh) da Hollywood. Eccoci quindi ad ammirare in sequenza Fast And Furious IV, Transormers II, Land of the Lost e Star Trek (no, non è quello vecchio e stravecchio con William Shatner, è proprio uno nuovo, tipo Batman Begins senza Christian Bale). Che dire, sopravviveremo a questa ondata di colossal? Io non credo. Oh beh, è stato bello finché è durata. Hasta la vista, baby!