Ultimamente sembra che chiunque abbia letto i libri di Stieg Larsson. Ora, in una nazione dove la gente scalpita quando si trova costretta a consultare gli orari dei treni in stazione, questa onnipresenza culturale di uno scrittore svedese sconosciuto fino all'anno scorso mi puzza di montatura culturale di stampo modaiolo; sembra di vedere la gente confrontarsi al banco del pesce dicendo: "Oh, quest'anno Stieg Larsson va di brutto". "Ah si, me ne dia due chili allora". 
Polemiche a parte, questa settimana, se avete letto veramente il libro, può essere interessante vedere la riduzione cinematografica del primo libro: Uomini che odiano le donne. 
Per respirare invece un po' di aria festivaliera consiglio Vincere, nuovo film di Bellocchio,  ispirato alla giovinezza del Duce e alle dolorose conseguenze di un amore da nascondere.
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