domenica 12 dicembre 2010

Mama Took My Kodachrome Away

Parafrasando la famosa canzone di Paul Simon, cantiamo la dipartita della più famosa pellicola diapositiva del mondo. La possibilità di sviluppare le proprie foto utilizzando la Kodachrome giunge infatti alla fine il 30 dicembre 2010, a poco più di un anno dalla fine della produzione attuata dalla Kodak per mancanza di profitti.

Io ho appena spedito gli ultimi quattro rullini, giusto come ricordo dei tempi andati. Si tratta più che altro di una nostalgia, visto che in realtà, al di là della spallata data dal digitale, erano i tempi di attesa ad aver 'ucciso' questo prodotto; una settimana, quando andava bene, per aspettare le proprie foto era davvero troppo (senza considerare che è rimasto solo un laboratorio attrezzato in tutto il mondo, Dwayne's Photo). Inoltre altre pellicole (vedi Velvia e Ektachrome in primis) sono da tempo disponibili con una resa dei colori molto più satura e un livello di dettaglio comparabile, con tempi di consegna della pellicola sviluppata dell'ordine del giorno e con una maggiore qualità in fase di scansione. Insomma, la Kodachrome è una pellicola datata (fece il suo debutto nel 1935), soppiantata dalla velocità del digitale e dalla qualità delle emulsioni, ma rimane nella storia della fotografia (vedi la bambina afghana ritratta da Steve McCurry) e nella memoria di migliaia di fotografi, oltre a milioni di esemplari nei cassetti di tutto il mondo, con la sua inimitabile (quella si) pallette di colori pastello e la quantità di dettagli contenuti in quel piccolo rettangolo 24x36.

Per maggiori dettagli e la storia di questo pezzo di tecnologia potete leggervi la voce Kodachrome su Wikipedia.

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