Evvai, allegramente ci precipitiamo verso il baratro, guidati da una mandria di truffatori bercianti, sempre più giù, sempre più nell'oscurità, avvolti da bagliori sinistri e urla agghiaccianti; strida immonde si levano per azzittirci, non sentiamo nemmeno i nostri pensieri mentre le nostre membra si irrigidiscono, irrimediabilmente... E quindi?
E quindi apriamo quattro centrali nuculari quattro, regalando milioni alla Francia e agli azionisti di ENEL per ritrovarci con debiti (ma una volta non si usava toccare il fondo, non si iniziava prima o poi a raschiare il barile?) e centrali obsolete, pronte per essere smantellate, stoccando materiali radioattivi per centinaia di migliaia (mille mila, direbbe il saggio Ing. Cane) di anni nelle cantine e nei garage del povero Scajola. Leggetevi la pagina di Wikipedia riguardante le centrali di III generazione. Cito testualmente: non vi è nessun vantaggio sotto il profilo delle scorie, che risultano analoghe ai reattori di generazioni precedenti quanto a durata e radiotossicità. Non bastano le ronde, le riforme truffa della giustizia che favoriscono i criminali romeni e nostrani, i tagli ovunque non ci sia un prete a guadagnarci perché di economia non si sanno neanche le basi, altro che hedge funds...
La morte è l'unica che ci può salvare dal disastro, perché le risate ormai non ci seppelliranno più, sono diventate anche loro uno strumento del potere. Seguiamola, cantiamone le lodi, adoriamola, inchiniamoci e prostriamoci come chi non ha futuro, con la pancia piena di junk food e gli occhi abbagliati dal sesso sui cartelloni. Balliamo al suono della fine del mondo, balliamo con la nostra signora di Arcore... un bianco mausoleo ad accoglierci.
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